Come già discusso in precedenza in questo blog, l'impostazione predefinita per molti corsi elearning è concentrarsi esclusivamente (o principalmente) sulla presentazione dei contenuti. Questo approccio va bene per alcuni corsi, ma una formazione online efficace richiede che il contenuto sia realizzato in base ad alcune aspettative di prestazione. Inoltre devono essere previste delle attività in cui il discente può esercitarsi e dimostrare quella competenza specifica.
Nei post precedenti abbiamo esaminato due approcci al modello “Racconta, mostra e fai”.
Nell’articolo di oggi parleremo di come invertire il processo, partendo prima da un'attività e poi procedere alla costruzione del training. Lo chiamo il modello HAT (perché alle persone che lavorano nella formazione piacciono gli acronimi).
- Hands-on activity - Attività pratica: prima di scendere troppo nei dettagli delle istruzioni, crea un'attività. È un ottimo modo per permettere agli utenti di valutare la loro preparazione, anche se questa attività non viene usata come valutazione formale. L’attività aiuta anche a chiarire gli obiettivi della formazione. Se invece desideri creare un corso con processo adattivo, puoi utilizzare l'attività preliminare come un modo per filtrare i discenti e suddividerli in principianti ed esperti.
- Advice - Consiglia: durante l'attività fornisci consigli in risposta alle decisioni prese dallo studente. Puoi anche raccogliere le decisioni e i risultati dell'attività e quindi fornire consigli come opzione per andare avanti nella formazione. Ad esempio: svolgere l'attività, offrire consigli, rivedere l'attività e poi le decisioni finali. Il consiglio è un modo per colmare le lacune che potrebbero emergere durante l'attività, poiché lo studente potrebbe non avere ricevuto tutte le informazioni necessarie in precedenza.
- Tell - Parla: questa fase completa l'attività. Fornisci un feedback e poi passa alla modalità “Consiglia” in cui puoi presentare contenuti più strutturati e aggiungere ulteriori dettagli.
Mi piace questo approccio perché coinvolge lo studente nella fase iniziale del training. Richiede più accortezza e uno studio più approfondito nella fase di analisi e progettazione rispetto alla semplice formazione “clicca e scopri”.
Indipendentemente dal modello o dalla tecnica che utilizzi per la creazione dei corsi, la parte più importante è convincere il discente a mettere in pratica ed esercitarsi nelle attività che lo interessano. Ciò offre opportunità di feedback e un mezzo per valutare la loro comprensione del contenuto. Ti aiuta anche rivedere la progettazione dei training da presentazioni lineari ad esperienze più dinamiche ed efficaci.
Traduzione autorizzata tratta dal post originale di Tom Kuhlmann su “The Rapid E-Learning Blog”.
Il post originale è disponibile qui
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