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Ecco il modo migliore per realizzare il peggior corso E-learning 1
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Ecco il modo migliore per realizzare il peggior corso E-learning 1

Every day, our brains are bombarded by a barrage of notifications and an onslaught of information and new content to explore and learn Yet we're also subjected to a myriad of variables that distract us.

 

Key data on the use of mobile devices, the internet and social media provide some food for thought: having access to such vast amounts of different tools and information can lead to a strong feeling of cognitive disorientation.

 

There’s a reason for all of this.

What we call the attention curve is the short frame of time when our minds are physiologically able to concentrate on a certain topic and so are primed and ready for successful learning.

Attention sky rockets and peaks in about 7 minutes, and then begins to decrease.

 

Various cognitive psychology theories agree on one thing: if the cognitive load (i.e. the amount of information that our memory has to process within a certain period of time) is too high, it may use up the cognitive resources required to learn and become gridlocked.

 

In light of these studies and theories, this easybook provides some tips to help you learn in the best way possible, stress-free and enthusiastically.

 

With this book you’ll learn:
 

•    The inbuilt mechanisms of your brain that influence learning

•    How to manage cognitive load using two key tools: content segmentation and pacing

•    The 7Minutes solution, the cornerstones when it comes to accessible, micro and mobile online training.

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Progetta l'e-learning con l'aiuto di Steve Jobs

2011-03-15 10:01

mosaicoelearning

Digital learning,

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Steve Jobs (CEO Apple) ha sempre qualcosa da insegnare. Anche a chi progetta corsi e-learning.


Informare. Educare. Intrattenere.

Sono le tre chiavi del successo planetario che riscuotono le presentazioni di Steve Jobs, e sono perfettamente applicabili al tuo lavoro di Instructional designer (e non solo).


Vediamo insieme come farne tesoro per crescere, creare valore ed innovazione.


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1. Pianifica in analogico

Ogni corso e-learning che si rispetti ha tutti gli elementi di un grande evento cinematografico. C’è l’eroe, il cattivo, una buona grafica e un cast di supporto. E tu, come ogni regista che si rispetti, devi sviluppare una buona trama. Prima di passare al digitale e aprire PowerPoint, prendi carta e penna ed inizia a sviluppare uno storyboard. Individua i personaggi del tuo corso, fai impersonare al tuo studente un ruolo e abituati a raccontare una storia (The art of storytelling). Le slide non sono la storia, le slide sono ciò che ti serve per raccontarla. Non devi nemmeno dimenticare di mantenere alta l’attenzione del pubblico. La gente si annoia facilmente, intrattienila con dimostrazioni, scenari, audio e video.


2. Crea descrizioni “Twitter-friendly”

Steve Jobs identifica ogni nuovo prodotto con una breve frase-sentenza che cattura lo spettatore sul piano emotivo. Ad esempio, quando ha presentato il MacBook Air nel 2008, ha detto semplicemente: “The World’s thinnest notebook”


(Il notebook più sottile al mondo)

. Poche parole, ma un concetto chiarissimo. Fai lo stesso con i titoli che assegni ai diversi moduli del tuo corso. Cattura l’attenzione del tuo studente con descrizioni brevi, ma che dicono tutto sul concetto che ti accingi a trasmettere. Prima di vedere i dettagli, il tuo studente deve vedere l’immagine nel suo complesso.


Esercitazione:

ogni descrizione dei prodotti di Steve Jobs non supera i 140 caratteri, questo per far si che possa essere facilmente divulgata su Twitter. Sei in grado di trasmettere il contenuto del tuo corso in 140 caratteri? Provaci. Se non sei in grado di farlo, forse è il caso di tornare allo storyboard e di riprendere in mano carta e penna.


3. Introduci l’antagonista

Nel 1984 Steve Jobs ha tenuto una presentazione ai suoi commerciali in cui ha identificato la IBM come il nemico della Apple.


“Le religioni e i grandi marchi hanno una cosa in comune: l’idea di sconfiggere un nemico comune”

(Martin Lindstrom, Branding expert). Crea un nemico che consenta allo studente di schierarsi dalla tua parte. Dagli un obiettivo da conseguire.


Il nemico non deve necessariamente essere un competitor. Può benissimo essere rappresentato da un problema che richieda il ritrovamento di una soluzione. Crea quindi degli scenari in cui il tuo studente impersona un “eroe” che deve impegnarsi per raggiungere un obiettivo.


4. Concentrati sui benefici

I tuoi studenti si stanno chiedendo una cosa: perché dovrei mai frequentare questo corso?


Steve Jobs evidenzia tutti i benefici che stanno dietro un nuovo prodotto. E lo fa in maniera estremamente chiara. Come convincere il possessore di un iPhone a passare al modello successivo? “E’ due volte più veloce alla metà del prezzo”. Serve altro? Sui siti dei prodotti Apple compaiono liste come “I dieci motivi per cui amerai un Mac”. Non lasciare i tuoi studenti a chiedersi perché dovrebbero seguire il tuo corso. Dagli tu il motivo, e fallo subito e in modo chiaro.


Esercitazione:

prova a scrivere dieci ragioni per cui gli studenti del tuo prossimo corso dovrebbero iscriversi ad esso.


5. La regola del tre

Dare ai tuoi studenti troppi input può causare la perdita di informazioni preziose. La memoria a breve termine è in grado di assimilare e fissare circa tre o quattro concetti alla volta. Prima di passare al successivo, bisogna creare un break. Steve Jobs sa che fornire tre elementi alla volta nelle sue presentazioni, rende di più che inserirne sei o otto. Così come uno scrittore di commedie sa che tre è meglio di quattro, o come un drammaturgo sa che tre è più drammatico di due.


Dividi quindi ogni area tematica principale del tuo corso in un numero conciso di moduli, e mantieni alta la soglia d’attenzione dei tuoi studenti.




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6. Sogni, non prodotti

Quando Steve Jobs ha introdotto l’iPod nel 2001, ha detto che Apple nel suo piccolo stava cercando di rendere il Mondo un posto migliore. Laddove la maggior parte delle persone vedevano un semplice lettore musicale, Jobs vedeva un modo per migliorare la vita delle persone.


Quando parli del tuo corso, spiega al tuo studente che questo non solo gli consentirà di crescere (probabilmente) professionalmente, ma che gli darà anche dei benefici sotto altri punti di vista. Lavora ad esempio sui sentimenti di passione, emozione ed entusiasmo. Contestualizza il corso, arricchiscilo di una mission e rendilo appetibile al massimo.


7. Dai importanza alla comunicazione visiva

Il design delle presentazioni di Steve Jobs ha fatto storia. Non ci sono elenchi puntati nelle sue presentazioni. Lui punta tutto sulle immagini e sulle fotografie. La media delle parole presenti nelle slide PowerPoint di altri presentatori è di 40. Nelle slide di Jobs, farai fatica a trovarne più di 10.


Si tratta di una tecnica chiamata “Picture Superiority”, che si basa sulla perfetta combinazione di testo e immagini. Ci sono immagini che contengono mille parole. Sembra un luogo comune, ma devi imparare a fare di ciò il tuo maggiore stimolo, nel momento in cui ti appresti a disegnare una slide in PowerPoint.


Steve Jobs: “Be sophisticated. Keep it simple”. (Sii sofisticato. Rendilo semplice).


8. Dai un significato ai numeri

In ogni presentazione della Apple i numeri hanno grande importanza e sono inseriti nel contesto. Se i tuoi contenuti si prestano all’inserimento di statistiche che possono aiutarti a rendere un concetto più chiaro e comprensibile, usale. Usale anche in modo chiaro, però. Utilizzare i numeri non basta, bisogna anche contestualizzarli.


Ad esempio quando il governo degli Stati Uniti ha parlato di una cifra di 700 miliardi di Dollari, utilizzata per salvare l’economica, molte persone non ne hanno avuto piena contezza. Per aiutare a capire la quantità di denaro in oggetto, è stato detto che per raggiungere la cifra di 700 miliardi di Dollari, un uomo avrebbe dovuto spendere quotidianamente un milione di dollari sin dal giorno della nascita di Cristo.


Adesso si che la cifra fa impressione!


9. Usa un linguaggio semplice

Più parole facili usi, meglio raggiungi i tuoi ascoltatori. Steve Jobs usa un inglese comune, chiaro e diretto.


10. Crea suspance

Quando introduci un argomento importante, non presentarlo immediatamente. Crea una situazione intorno ad esso, inseriscilo in un contesto, disegna una storia. Far crescere l’attesa da parte dello studente e sorprenderlo con una presentazione efficace ti aiuterà certamente a catturare la sua attenzione ed a mantenerla elevata. Questa sorpresa consentirà allo studente anche di immagazzinare una maggiore quantità di informazioni, grazie ad una associazione mnemonica di input/stupore.


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I contenuti di questo articolo sono ispirati dall'estratto del libro "The Presentation Secrets of Steve Jobs: How to Be Insanely Great in Front of Any Audience".

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