
Ricevo domande su come uno studente universitario italiano, senza esperienza, possa entrare in modo indolore nel mondo del lavoro. L’ambito professionale è molto diverso da quello universitario, e spesso non ci sono punti in comune tra i due. Non appena tu studente entrerai in una realtà che necessita del tuo lavoro per garantirsi l'accesso a servizi FAD, dovrai mettere da parte molta teoria e (che è quella che ti richiede un datore). Dovrai rendere al 100% spendendo il 10% delle tue energie fisiche e mentali. E soprattutto del tuo tempo. Il restante 90% lo dovrai dividere non su uno, ma sui prossimi nove progetti. Il lavoro richiede tempi rapidi e . Tantomeno in un settore ancora in via di sviluppo come l'e-learning. Tantomeno in Italia.
concentrarti sulla pratica
chi ti paga non ha interesse a perdere tempo e soldi

Personalmente, ho scoperto l'e-learning quasi per caso (andai ad un colloquio come candidato per un'altra figura). All'epoca non avevo mai nemmeno sentito parlare di e-learning, figurati! Beh.. - ho fatto studi di comunicazione all'università, e la prima cosa che devi fare quando progetti un corso, è pensare a come comunicare le informazioni - sono un musicista, e possiedo uno studio di registrazione. Quindi ho competenze con la registrazione di file audio. Se sai come riprendere in studio una chitarra, un pianoforte, una batteria o la voce di un cantante, riprendere uno speaker ed editare file audio in postproduzione è un gioco da ragazzi - ho frequentato dei master in web design, perché appassionato del web e degli studi grafici che ci sono dietro alla produzione di un sito. Quanto ho appreso in quel frangente, è diventato prezioso al momento di dover creare ad esempio la grafica di un corso - conosco Flash ed ActionScript, e quando crei corsi e-learning animazioni ed interazioni sono importanti - inoltre, avevo già della esperienza accumulata in azienda, e questo serve sempre Insomma, una misticanza di componenti apparentemente non legati tra loro, ha fatto di me un candidato per un posto di lavoro inaspettato. Una volta inserito, ho avuto al mio fianco un ottimissimo maestro, innamorato del suo lavoro. Questo è fondamentale. Lui mi ha trasmesso la passione e la tecnica, lasciando anche spazio di manovra per sviluppare le mie idee. E’ stata un’ottima palestra. Quando mi sono staccato poi, la rete è diventata il mio nuovo maestro. Il web è il più grande guru che tu possa cercare e trovare. Offre spunti, soluzioni, idee, aiuto, e chi più ne ha più ne metta. Il passo successivo quindi, è stato quello di fare pratica, pratica e pratica. Guardare come lavoravano gli altri, quelli bravi, quelli americani, quelli esperti, quelli che queste cose le hanno inventate, e rifare.
Allora, perché pur non avendo esperienza in materia, pur non avendo mai creato un corso, pur non avendo MAI VISTO un corso, mi fu offerto il lavoro?

Non farti attaccare dai selezionatori, fatti trovare pronto! Un'altro passo importantissimo è quello di creare un portfolio personale di progetti su cui si è lavorato. Non si può pensare di vendersi alle aziende senza avere non uno, ma 3-4-5-10-20..biglietti da visita ben elaborati e diversi tra loro. Immaginati al colloquio.. : : : : (Tradotto: Avanti un altro!) Anche se non li produci all'università, la sera, a casa, inizia a creare dei progetti! Gli argomenti non sono importanti, puoi creare anche dei corsi su come distinguere le varie tipologie di birra o su come si prepara una torta. L'importante è che tu sia in grado di mostrare le tue qualità e capacità, e che poi tu sia in grado di usarle a tuo vantaggio in fase di colloquio. Per risparmiare tempo, uno dei "trucchi" è quello di dotarsi di modelli di riferimento da riutilizzare di volta in volta. Magari in ogni nuovo progetto, si aggiunge un tocco di novità, uno stile diverso, ma la struttura deve essere collaudata. Essere versatili e saper fare un po' di tutto è ok, ma bisogna anche specializzarsi sull'utilizzo di alcuni software. Io ti consiglio tutti quelli provenienti dalla Articulate, per due ragioni: hanno praticamente il monopolio del mercato, e quindi sono i più diffusi e conosciuti (soprattutto richiesti in sede di colloquio) e poi hanno una community online gestita ad arte. Come ho scritto in un altro post del mio blog , , la nuova frontiera è data da micro team composti da 1-2, forse 3 persone che si occupano della creazione di corsi e-learning per le aziende o per terzi. Ma sono tantissimi anche gli sviluppatori solitari. Ho dedicato anche a loro un post, che si chiama .
-Candidato
ho studiato, conosco questo, quello e quest'altro..-Selezionatore
bene, mi mostri cosa ha fatto di sua mano e poi lo riproduca qui davanti a me-Candidato
sa, finisco ora gli studi e non ho dei progetti da mostrare. Ho dei progetti di studio, due stage in azienda che..-Selezionatore
bene, grazie. Le faremo sapere.
L’e-learning in Italia ha bisogno di correre
Tre suggerimenti fondamentali per gli sviluppatori di corsi e-learning

Più cose sai fare, meglio è! Se sei uno sviluppatore solitario, devi essere in grado di prendere un corso e portarlo a compimento dalla A alla Z. Devi saperti interfacciare con gli SME, devi sapere creare uno storyboard, devi sapere come presentare i contenuti (Instructional design), devi saper generare file audio e in taluni casi anche speakerare tu stesso, devi sapere creare una grafica, devi sapere creare delle interazioni e devi sapere come caricare il tutto su un LMS, e altro ancora. Certo, non è facile e non è immediato. Ma se inizi guardando come lavorano gli altri, quelli esperti, allora hai già una base solida da cui partire. Se riesci a capire come fanno certe cose senza avere i file sorgenti tra le mani, significa che hai un ottimo senso di adattamento alle difficoltà e intuito, sempre necessario in questo campo.