Ci sono molti miti sul modo in cui pensiamo il Design.
Qualcuno pensa che per fare design bisogna essere artisti. O che il design arriva come un lampo di luce nelle menti di alcuni privilegiati. Ha senso dire, tuttavia, che non conosciamo abbastanza il design, in quanto il processo di studio del design non fa parte di un percorso standard nelle scuole. Il design thinking non è certamente insegnato nei più importanti programmi di progettazione didattici, pur rappresentando il cuore del . Nel modello ADDIE, ogni fase ha un esito che alimenta la fase successiva: è l'acronimo delle parole: Analysis (Analisi), Design (Disegno / progettazione), Development (Sviluppo), Implementation (Implementazione) e Evaluation (Valutazione). Il processo di design è stato studiato, analizzato ed esaminato negli ultimi anni, e di seguito troverete le dieci cose che val la pena condividere sul design e il design thinking. Il design è un approccio al problem-solving che si applica alle attività cognitive del design thinking. Questi sono i processi che i designer sfruttano per ideare e creare soluzioni. Paula Sirar, sostenitrice del design thinking, lo definisce come “un processo creativo di pensiero a ritroso che parte dalle persone, e induce a progettare un servizio, un prodotto o qualcos’altro, sulla base delle conclusioni tratte dalle conoscenze raccolte durante il processo”. Nel processo di design non c’è una linea diretta da un punto A ad un punto B. Invece, il percorso è fatto di molti scarabocchi che portano alla destinazione finale dopo molte deviazioni. Roger Martin, autore e Decano della Rotman School of Management, sostiene che il design thinking coinvolge il “pensiero integrativo: l’abilità di sfruttare idee opposte o limitanti per creare soluzioni completamente nuove”. Il processo quindi, può essere disordinato. Il design comporta il mettersi nei panni dell’utente, che sia cliente o allievo: significa vedere il mondo con i suoi occhi. Design efficaci spostano il pensiero dalla tecnologia o dagli oggetti alle persone. È basato su quello di cui gli esseri umani hanno bisogno per migliorare le loro condizioni – per rendere le cose migliori e più facili. Realizzare design efficaci comporta riflessioni sull’ambiente in cui gli stessi verranno usati. Un buon design osserva le persone nel loro contesto. È necessario pensare: “come le persone useranno questo oggetto? In quale situazione le persone useranno questo corso?”. Una buona prassi di design consiste nella realizzazione veloce di prototipi, e nell’avere colleghi e utenti per testarlo. Nel design industriale potrebbe riguardare il prototipo di un dispositivo. Nell’elearning, potrebbe riguardare parte di un gioco o diverse interazioni. Attraverso osservazioni e discussioni, i designer raccolgono opinioni per affinare le loro idee e rinnovare. Tim Brown, di IDEO, sostiene che il design va dal “pensare a cosa costruire a costruire in modo da pensare”. Un grande design non può essere realizzato in assoluto isolamento. Il design thinking è valorizzato attraverso la collaborazione, in particolare con gruppi composti da persone con diversi background e discipline. Lavorando in vari team si produrrà una più ampia gamma di idee, e si forniranno soluzioni più innovative tra cui scegliere o da integrare. Se vogliamo spingere a favore dell’innovazione e delle nuove idee, dobbiamo chiederci... “cosa accadrebbe se?”. Questo approccio ci permette di immaginare soluzioni in direzioni diverse e, a questo punto potremo affrontare le sfide, i vincoli e gli ostacoli. È difficile essere creativi a richiesta. Certe soluzioni richiedono tempo di cuocere a fuoco lento e crescere pian pianino. Considerando che il design richiede prototipi interattivi, è necessario dar tempo alle soluzioni di rivelarsi. Il design thinking ha influenza sui profitti. Trasforma l’approccio al business e allo sviluppo del prodotto o servizio da un calcolo numerico ad un approccio human-centered. Quale dei due è più probabile che incontrerà le necessità di clienti, utenti e allievi? Il design può essere molto più potente di quello che pensi. Pensiamo agli oggetti nelle nostre case ed uffici: essi sono stati progettati. Quanti di questi hanno abbastanza potere da poter cambiare il modo in cui funziona il Mondo? Pensiamo a ogni tipo di business o servizio che i clienti apprezzano. Si tratta sempre di qualcosa che è stata progettata attraverso difficili riflessioni, opinioni ed iterazioni. Nel Mondo dell’apprendimento possiamo pensare a cosa ci piacerebbe cambiare, come nuovi approcci per aiutare le persone a reperire le informazioni e le abilità desiderate. Possiamo usare il design thinking per fare la differenza. Traduzione autorizzata. .
modello ADDIE
1. Il design è un processo
2. Il design è disordine
3. Il design richiede empatia
4. Le soluzioni di design si basano sul contesto
5. Il design richiede prototipi
6. Il design richiede collaborazione
7. Il design parte con un’ampia selezione di possibilità
8. Il design richiede tempo
9. Il design ha effetto sugli affari
10. Il design può cambiare la società (ed il Mondo dell’apprendimento)
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