Mi è capitato di vedere su Instagram il video di Leslie Robinson (@leslierobcomedy) dove l’insegnante e comica esprime il suo punto di vista sui training obbligatori.
Il video (seppur breve) è molto divertente e dice la verità!
Quello che lo rende ancor più divertente sono i commenti come questo:
"Un giorno avevo 7 corsi obbligatori da seguire, ho provato a guardarli contemporaneamente su altrettante finestre del browser, ma sfortunatamente, gli sviluppatori sono stati più furbi di me."
"Sì, la formazione obbligatoria sta rovinando il processo di apprendimento"
I commenti al video sono pieni di feedback validi che riportano fedelmente la situazione riguardo il settore e su che tipo di corsi elearning vengono prodotti al giorno d’oggi. Per esempio:
- Utenti che si lamentano della navigazione bloccata
- Suggerimenti riguardo il non cliccare sui tasti “Conferma” finché non si soddisfa un requisito minimo di tempo
- Informazioni condivise dal contenuto irrilevante per l’utente
- Domande stupide all’interno della formazione per svincolare la navigazione bloccata
Quindi ammettiamolo… Noi abbiamo rotto l’elearning. Probabilmente abbiamo dovuto creare quei tipi di training oppure li abbiamo anche dovuti seguire.
Quindi come possiamo riparare l’elearning?
Come creare corsi elearning migliori
Ecco quattro cose che puoi fare da subito per ripartire alla grande:
- Mostra ai tuoi clienti il video di Leslie Robinson e dì loro che quello che vogliono non è quel tipo di formazione e che stanno sprecando prezioso tempo e denaro della loro organizzazione.
- Affronta i fatti. È pur vero che alle volte non puoi fare a meno di sviluppare quel tipo di formazione perché è quello che vuole il cliente. In tal caso, cerca di sviluppare un bel corso che sia anche veloce da seguire per gli utenti.
- Concentrati sul discente e rendi i contenuti più pertinenti alle loro esigenze. Cosa impareranno dal training? Perché quelle informazioni sono importanti per loro?
- Sbarazzati della navigazione bloccata e trova modi migliori per rendere il corso più coinvolgente.
In base alla tua esperienza, cosa aggiungeresti a questa lista?
Traduzione autorizzata tratta dal post originale di Tom Kuhlmann su “The Rapid E-Learning Blog”.
Il post originale è disponibile qui
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