
Quando guardiamo qualcosa da vicino non ci accorgiamo dei dettagli più macroscopici. Vediamo quel che vogliamo vedere, ascoltiamo quel che vogliamo sentire.

Non è una questione di attenzione . Almeno, non dovrebbe esserlo, dato che diamo per scontato che quando ci dedichiamo ad una attività dobbiamo essere ben concentrati su di essa. É la nostra mente che funziona così, non lo facciamo di proposito. Tuttavia, forse dovremmo , valutando le cose da un livello più alto, con maggiore consapevolezza, con diversa percezione. Di solito si dice che quando un corso online è passato attraverso il controllo qualità è pronto per raggiungere il pubblico, per essere consegnato, distribuito.
allenarci a farla performare in modo diversoCOSA GUARDARE PER UN BUON CONTROLLO QUALITÀ
Ma ci sono dei modi in cui eseguire questo passaggio? Come si può rendere più sicuro? Come si può lavorare in modo più efficiente?

Quando abbiamo tra le mani un corso elearning su cui vogliamo eseguire il controllo qualità pre-delivery dobbiamo guardare essenzialmente quattro cose: Partiamo dai testi. Può sembrare la cosa più ovvia del Mondo, e forse lo è. Ma in realtà spesso i corsi sono pieni di errori di grammatica e/o punteggiatura. Come possiamo essere certi che il nostro prodotto non ne contenga? Uno dei modi più efficaci è quello di esportare il corso in formato Microsoft Word (conosci questa , per esempio?).TESTI
funzione di Articulate Storyline

Come sai, Microsoft Word dispone di un sistema automatico di individuazione degli errori che funziona benissimo e che rende evidente il testo da modificare grazie ad una sottolineatura in rosso. In figura, Word segnala l’assenza della doppia “t”.

Grazie a questo trucchetto, individuare e correggere gli errori del testo sarà super facile e veloce. Un altro errore comune riguarda la presenza di audio non corretto. Spesso e volentieri non è un errore legato allo sviluppo, e viene “magicamente” fuori in fase di consegna. Quante volte ti sarà capitato infatti, di sentirti dire che “l’audio è da rifare perché il nome del prodotto XYZ è pronunciato in modo sbagliato”? Lo so, è capitato a tutti almeno una volta, non preoccuparti! Ecco quindi un ottimo esempio di visione superficiale. Quando tra i contenuti di partenza o nello storyboard trovi un termine su cui è plausibile un dubbio di pronuncia, è bene chiedere conferma al cliente in merito a come quel testo vada letto e pronunciato. Suggerimento: inserisci una legenda di pronuncia all’inizio del testo che invierai allo speaker per la lettura dell’audio, come nell’esempio: " (leggere: Artichiuleit Storilain Trisicsti)". Se il controllo di testi e audio è 100% oggettivo, il controllo sulla grafica è almeno in parte legato ad una impressione soggettiva. Cosa rientra nella prima schiera e cosa nella seconda? Le schermate dei corsi online di solito presentano degli elementi in comune come ad esempio pulsanti, immagini, box di testo, etc. Se hai lavorato bene, prima di metterti a lavorare sulla produzione del corso, hai prima creato un template. E se hai fortuna, un grafico ha svolto questo lavoro per te. Capita di frequente però che nel rilavorare le slide utilizzando i template, si verifichi l’accidentale spostamento di questi elementi, generando ad esempio disallineamenti o sbilanciamenti di grafica. Investi del tempo per rivedere il progetto da questo punto di vista, assicurandoti che tutti gli elementi siano ben disposti e ben allineati. Per aiutarti, . Questi elementi naturalmente servono solo in fase di costruzione e controllo, e non saranno presenti nella tua esportazione.AUDIO
Articulate Storyline 360GRAFICA
Controllo oggettivo
puoi fare uso delle griglie e dei righelli

Altri parametri di controllo richiedono invece un controllo soggettivo. Tra questi, per esempio, trova spazio la valutazione relativa alla selezione delle immagini.Controllo soggettivo

Guardando sopra, vediamo una slide con l’immagine di un personaggio. In fase di revisione possiamo chiederci se la sua scelta è stata corretta. Ad esempio: Sintetizzando il concetto, il corso funziona? Qui occorre controllare tutto ciò che presenta delle forme di interattività. Dalle più semplici (es. apertura e chiusura corretta dei popup o impostazione corretta dei trigger che permettono di andare avanti e indietro tra le slide) alle più complesse (es. corretta impostazione delle variabili che consentono la propedeuticità, attivazione dei badge, tracciamento). Solitamente questa è la fase di controllo che genera la maggior parte dei bug, dato che le cose da controllare sono davvero tante, anche nei corsi più brevi.FUNZIONALITÀ

Ecco qualche buona pratica di cui fare tesoro per ottimizzare il tuo processo di controllo qualità: Gabriele Dovis CEO di Mosaicoelearning
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